Nell'estate del 2019 un gruppo di progettisti ha deciso di isolarsi dalla vita quotidiana in una sorta di ritiro fisico e mentale. La meta è stata il rifugio Taramelli, a 2046 metri, nel cuore delle Dolomiti. Lo scopo del viaggio era quello di provare a ragionare su temi attuali legati alla progettazione contemporanea del design: sfide, nuovi scenari, difficoltà, cambiamenti di paradigma, di mercato e di scala. Dalla città reale a quella digitale, dal valore del dato che surclassa quello dell'oggetto. Ne è nato un volume intimo e franco, ricco di riflessioni pratiche e al contempo libere, per una volta, dalle richieste del committente e dalle regole del mercato. In breve, un tentativo di definire quello che oggi significa "design per un designer". Con un intervento di Andrea Branzi.
Indice testuale
Guido Tattoni, Direttore NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
Tutto è imprevisto e imprevedibile. E per questo motivo, affascinante. Dialogo aperto e irrisolto tra Andrea Branzi e Claudio Larcher
1. Metti, otto designer a 2046 metri
2. Il primo cucchiaio non si scorda mai
Claudio Larcher, Il design concettuale di Claudio
Francesco Fusillo, Il gelato di Francesco
Eugenia Morpurgo, La Musa di Eugenia
Marcello Pirovano, La Chimera di Marcello
Filippo Protasoni, Il piumone di Filippo
Sara Ricciardi, La riprogettazione di Sara
Sovrappensiero Design (Ernesto e Lorenzo), La godibilità di Sovrappensiero
3. Il mondo delle Piattafirme
Il nuovo valore del valore
La pila e le Piattafirme, metafore di nuovi modelli di sovranità
Analogico o digitale. Scegli da che parte stare
4. Il valore del dato contro il valore dell’oggetto
Verso una nuova moneta digitale
L’attacco hacker alla casa iperconnessa. Krack!
5. Non posso progettare qualcosa in cui non credo
Il fois gras etico
Evviva il design low profile
6. Siamo figli della musica campionata
L’esperienza di CaptionBot
Intelligenze Artificiali e creatività (di Guido Tattoni)
L’era della creatività umana sta finendo. Ed è colpa nostra (di Laura Traldi)
I maestri e le chimere
7. La città. È invisibile?
Il quartiere intelligente
La città. Palcoscenico dell’essere umano
Per una nuova ontologia spaziale
8. Ci serve davvero un nuovo cucchiaio?
Il disagio dell’abbondanza
La memoria ingombrante
9. Per un Manifesto della contemporaneità. Idee e pensieri
10. L’appendice del cucchiaio
Postfazione. Dialogo con Italo Rota nell’epoca del Covid-19
Tutto è imprevisto e imprevedibile. E per questo motivo, affascinante. Dialogo aperto e irrisolto tra Andrea Branzi e Claudio Larcher
1. Metti, otto designer a 2046 metri
2. Il primo cucchiaio non si scorda mai
Claudio Larcher, Il design concettuale di Claudio
Francesco Fusillo, Il gelato di Francesco
Eugenia Morpurgo, La Musa di Eugenia
Marcello Pirovano, La Chimera di Marcello
Filippo Protasoni, Il piumone di Filippo
Sara Ricciardi, La riprogettazione di Sara
Sovrappensiero Design (Ernesto e Lorenzo), La godibilità di Sovrappensiero
3. Il mondo delle Piattafirme
Il nuovo valore del valore
La pila e le Piattafirme, metafore di nuovi modelli di sovranità
Analogico o digitale. Scegli da che parte stare
4. Il valore del dato contro il valore dell’oggetto
Verso una nuova moneta digitale
L’attacco hacker alla casa iperconnessa. Krack!
5. Non posso progettare qualcosa in cui non credo
Il fois gras etico
Evviva il design low profile
6. Siamo figli della musica campionata
L’esperienza di CaptionBot
Intelligenze Artificiali e creatività (di Guido Tattoni)
L’era della creatività umana sta finendo. Ed è colpa nostra (di Laura Traldi)
I maestri e le chimere
7. La città. È invisibile?
Il quartiere intelligente
La città. Palcoscenico dell’essere umano
Per una nuova ontologia spaziale
8. Ci serve davvero un nuovo cucchiaio?
Il disagio dell’abbondanza
La memoria ingombrante
9. Per un Manifesto della contemporaneità. Idee e pensieri
10. L’appendice del cucchiaio
Postfazione. Dialogo con Italo Rota nell’epoca del Covid-19