Libri Ostetricia: Novità e Ultime Uscite
Vai al contenuto della pagina
Libri adottati nelle Università di Milano 2° sem. AA 2023-2024 Tutti i libri corso per corso, esame per esame

Ostetricia

L'ecografia nel primo trimestre di gravidanza. Anatomia, markers ecografici, embriologia

Pasquale Rossi

editore: E.L.I. Medica

pagine: 224

PrefazioneSono già diversi anni che l’utilizzo della ecografia durante il I trimestre non è più confinato alla sola valutazione del CRL, camera gestazionale, vitalità embrionale e stima dell’epoca gestazionale. Il miglioramento tecnologico delle strumentazioni ecografiche, ha permesso di osservare il feto nella sua crescita e sviluppo sin dalle prime fasi, permettendo il riconoscimento di strutture anatomiche prima impossibili da valutare.In un primo momento l’attenzione dei ricercatori è stata rivolta verso lo studio della popolazione a rischio per la sindrome di Down, ma successivamente è stata presa in considerazione anche la ricerca precoce delle malformazioni, mediante la valutazione dell’anatomia embrio-fetale.Attualmente l’utilizzo della via transvaginale è ugualmente accettata dalle pazienti che si sottopongono a screening ecografico, se paragonata alla via transaddominale. Questo, congiuntamente all’introduzione di nuove sonde con frequenze più elevate, tecnologia 3D, Color Doppler, ha fatto compiere un salto di qualità nelle capacità risolutive dei moderni ecografi. Tutto ciò ha investito l’ecografista di ulteriori capacità dia-gnostiche, che però, agli occhi dei profani (e spesso non solo dei profani), dovrebbero essere quasi infinite.La conoscenza dell’anatomia embrio-fetale dovrebbe portarci a tendere verso “quel l’infinito” sperato da tutti, ma al tempo stesso, è proprio la conoscenza delle di-verse fasi di sviluppo che ci fa accorgere che esiste in questo periodo della gravidanza, anche una anatomia variabile nel tempo, diversa da quella classica osservata finora solo nel II trimestre, pressocché immutabile. Ma proprio perché variabile, l’anatomia del I trimestre è transitoria e non sempre valutabile in via definitiva in quella determinata settimana di osservazione.Ecco perché in questo volume si è dato spazio alla descrizione embriologica di ogni struttura e di ogni apparato, nella misura che si è ritenuta giusta per lo scopo della pubblicazione.Studiare l’embriologia significa entrare nel mondo fantastico della vita. Fantastico in tutti i sensi, in quanto si scopre di quanta fantasiosa possa essere stata la natura, pur essendo perfetta poiché non lascia nulla al caso.Il fascino che si può cogliere, se oltre i cenni dati in questo volume si consultano anche i testi suggeriti nella bibliografia, può diventare contagioso e nelle intenzioni seconde di questa pubblicazione c’è anche questo: accostarsi con rispetto alla scienza embriologica – scienza della formazione, ancora in formazione – appassionarsi alla vita nascosta, alla vita che si forma, alla vita che si rende evidente con i nostri mezzi ecografici ogni giorno di più e guardarla poi con la dovuta considerazione. Questa è la passione che può aver pervaso la mente del pioniere della embriologia moderna Streeter, che nel 1942 per descrivere gli stadi maturativi dell’embrione concepì la definizione “developmental horizon”, orizzonte evolutivo! Un’immagine che ricorda una linea di osservazione che progressivamente avanza con il nostro cammino, la curiosità e l’interesse che preparano nuove scoperte.Diciamocelo francamente: quanti si ricordano l’embriologia studiata durante il corso di laurea? Eppure conoscere l’embriologia, anche quella microscopica, ancora nascosta ai nostri occhi e i diversi stadi di formazione dell’embrione e del feto, ci dà la possibilità  di poter capire l’origine delle anomalie morfo-strutturali osservabili solo successivamente, rappresentando così un grosso passo avanti per chi si occupa di ecografia, seppure nei trimestri successivi al primo.PASQUALE ROSSI
95,00

Cardiotocografia e alto rischio ostetrico

Salvatore Felis, Sara Belmartino
e altri

editore: ELI-Edizioni Librarie Int.

pagine: 316

Il monitoraggio fetale elettronico (EFM) o cardiotocografia (CTG) è stato introdotto nel 1957 ed è stato di uso comune per determinare il benessere fetale durante il periodo intrapartum sin dagli anni ’70.Il cervello fetale è responsabile della modulazione della frequenza cardiaca fetale (FHR) attraverso le vie simpatiche e parasimpatiche. Il cambiamento risultante si riflette cambiamenti della frequenza cardiaca fetale e il modello viene visualizzato attraverso i tracciati del cuore fetale. Questa modalità è stata ampiamente accettata soprattutto nell’ostetricia americana per tutti i pazienti, compresi quelli ad alto e a basso rischio. Nonostante questa pratica comune, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sconsiglia l’uso del monitoraggio fetale continuo in pazienti a basso rischio con travaglio spontaneo, ma raccomanda invece l’auscultazione intermittente (IA) tramite lo stetoscopio Pinard o un dispositivo Doppler portatile in contesti in cui non sono disponibili alternative.Anche se l’IA è una modalità molto utilizzata in tutto il mondo, il CTG è preferito da molti operatori sanitari a causa di un ampio studio randomizzato e controllato (RCT) eseguito negli anni ’80 che ha confrontato l’IA con il CTG. Questo studio ha dimostrato che il CTG era associato a un minor rischio di convulsioni neonatali nei neonati nati dopo un accelerazione del travaglio o un travaglio prolungato.Nonostante il maggiore utilizzo dell’EFM, l’affidabilità e la riproducibilità del riconoscimento della FHR sono limitate e l’EFM non ha dimostrato miglioramenti consistenti negli esiti perinatali. La stan- dardizzazione dell’EFM unita all’uso di test aggiuntivi continuano a essere valutate come modi per migliorare l’utilità del monitoraggio fetale conti- nuo. Le tecnologie disponibili aumentano anche le potenziali opportunità di miglioramento.Da qualche anno la scuola nata presso il St. George’s Hospital di Londra ha cominciato a propugnare un nuovo modo di interpretare il tracciato cardiotocografico: questa modalità da loro definita patofisiologica, rispecchia una differente concezione dei meccanismi evolutivi dell’ipossia in travaglio.La conoscenza e la condivisione della stessa, all’interno del gruppo di lavoro in sala parto e un passo fondamentale per migliorare l’interpretazione del tracciato cardiotocografico e conseguentemente gli esiti neonatali. Infatti, non è casuale che nell’unico studio prospettico randomizzato, che mostra un miglior risultato del monitoraggio in continua vs l’auscultazione intermittente, il personale medico coinvolto avesse ricevuto: “Intensive in training session…and involved the use of electronic fetal monitoring and interpretation of FRH pattern…” (Vintzileos, 1993). La tecnologia di per sé non ci consente di raggiungere risultati ottimali, ma deve essere applicata propriamente e interpretata correttamente.La mancata comprensione di questo semplice fatto ha condotto, sostiene il prof. Arulkumaran (2001), alla morte di alcuni neonati, nonostante l’utilizzo della tecnologia. L’introduzione del tracciato cardiotocografico non e stato accompagnato da uno sforzo didattico volto a educare l’equipe assistenziale al suo corretto utilizzo.Questo libro rappresenta un primo passo verso un’interpretazione del tracciato cardiotocografico più puntuale e precisa, che tenga conto delle differenti classificazioni internazionali, ma che non esaurisca lo sforzo interpretativo all’inserimento di alcuni segni registrati sulla carta dentro una tabella classificativa.Nel nostro libro il cardiotocogramma interpretato secondo un metodo FISIOPATOLOGICO tiene conto della complessità assistenziale. L’approccio alla sorveglianza fetale intrapartum sarà pertinente al criterio fisio- patologico, con un’attenzione alle tendenze delle risposte difensive/compensatorie fetali, piuttosto che con un focus sugli aspetti morfologici delle decelerazioni della frequenza cardiaca fetale. Un concetto siffatto condurrà l’equipe assistenziale a scelte molto differenti, dopo aver valutato attentamente il peso presunto fetale, quello materno e l’incremento ponderale, l’eventuale presenza di patologia materna e/o fetale, la quantità di liquido amniotico, il desiderio di partorire, la lunghezza del travaglio, la situazione familiare, l’esame Doppler, lo stato comportamentale fetale, l’organizzazione della sala parto, ecc., in altre parole dopo aver inserito il concetto di complessità assistenziale nella gestione della cardiotocografia.Penso che l’adozione dei concetti qui espressi in modo chiaro e conciso in una moderna sala parto potrebbe consentire un notevole miglioramento assistenziale, relativamente alla lettura ed all’interpretazione del tracciato cardiotocografico.
49,00
95,00 90,25

Manuale di ostetricia e ginecologia

Giuseppe Rizzo, Tullio Ghi
e altri

editore: Edizioni Scientifiche Falco

pagine: 768

La disciplina ostetrica e ginecologica ha vissuto negli ultimi anni un rapido e profondo rinnovamento culturale grazie ai progressi ottenuti nelle tecnologie diagnostiche e nelle opzioni di terapia medica e chirurgica. Prendendo spunto da questa consapevolezza, abbiamo sentito l’esigenza di produrre un manuale aggiornato di Ostetricia e Ginecologia, realizzato seguendo i criteri di completezza, sintesi e rigore previsti dai programmi didattici del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, del Corso di Laurea in Ostetricia e della Scuola di Specializzazione in ostetricia e Ginecologia.
85,00 74,39
65,00 61,75

Obstetric Anesthesia: Quick References & Practical Guides

Philip E. Hess, Yunping Li
e altri

editore: McGraw-Hill

pagine: 272

This succinct, evidence-based book delivers everything you need to provide safe, effective care to pregnant women in subacute and emergency situationsA quick-reference guide designed for on-the-spot clinical guidance, Obstetric Anesthesia: Quick References & Practical Guides fills a gap in the current literature by distilling the information of a comprehensive textbook into a quick review and provides standard instructions that can be integrated into everyday practice. You'll find a collection of common and uncommon clinical challenges with up-to-date obstetric anesthesia practices that serve both experienced and novice clinicians.Chapters include a brief review of the topic, clinical pearls, bullet points and tables highlighting key information, references for the latest scientific information and primary literature, as well as guides, protocols, or standard operating procedures for immediate application, all based on the BIDMC Department of Anesthesia’s long history of providing cutting edge care for pregnant women. The text also serves as a clinical reference guide and teaching tool.Obstetric Anesthesia: Quick References & Practical Guides: Describes tools and methods for caring for pregnant women in labor Includes the best scientific evidence and BIDMC’s Department of Anesthesia’s Obstetrical Division’s thoroughly tested institutional practices used for the care of pregnant women Incorporates clear, step-by-step instructions and up-to-date guidelines and standards Provides essential information in each chapter, followed by evidence-based best practices for the given topic
58,60 55,67

Manuale di interpretazione della cardiotocografia. Dai quadri ctg alla fisiologia

a cura di E. Chandraharan

editore: Piccin-Nuova Libraria

pagine: 304

Prefazione Perché abbiamo bisogno di un libro di testo sull’interpretazione fisiologica del tracciato cardiotocografico (CTG)? Per rispondere a questa domanda, è necessario considerare il recente rapporto “10 Years of Maternity Maternity Claims” pubblicato dall’NHS Litigation Authority (NHSLA) nel 2013, che ha messo in evidenza il fatto che anche 40 anni dopo l’introduzione della cardiotocografia nella pratica clinica, la sua errata interpretazione continua a contribuire a un numero significativo di richieste di risarcimento per negligenza clinica che riguardano paralisi cerebrali e morti perinatali.  Sfortunatamente, la tecnologia CTG è stata introdotta nella pratica clinica nel 1968 senza alcuno studio randomizzato e controllato che ne confermasse l’efficacia nel ridurre la morbilità e la mortalità perinatale. La mancanza di una comprensione approfondita delle caratteristiche del tracciato CTG ha fatto sì che i primi “esperti” di CTG reagissero alle varie alterazioni “preoccupanti” senza comprendere i meccanismi fisiopatologici alla base di questi pattern. La risposta allo stress fetale veniva scambiata per “distress” fetale, portando a interventi intrapartum non necessari, come parti vaginali operativi e tagli cesarei d’emergenza. Al contrario, la mancanza di una comprensione più approfondita delle caratteristiche del tracciato CTG (mancato riconoscimento delle alterazionisuggestive di scompenso fetale) portava a esiti perinatali sfavorevoli, tra cui l’encefalopatia ipossico-ischemica e le sue sequele a lungo termine, come la paralisi cerebrale.  Uno dei motivi principali per cui l’interpretazione del CTG è rimasta a lungo al di sotto degli standard di assistenza è stato l’aver introdotto negli anni ‘60 tale tecnologia nella pratica clinica, senza solide linee guida su come utilizzarla.  Le prime linee guida cliniche sono state pubblicate dall’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) nel 1979, anche se tra il 1968 e il 1979 esistevano già alcuni “pareri di esperti”. All’inizio degli anni ‘80, c’erano più di 20 sistemi di classifi cazione CTG utilizzati in tutto il mondo, con una conseguente notevole confusione tra ostetrici e ostetriche su come utilizzare efficacemente questa tecnologia. Ciò ha costretto la Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO) a produrre le prime linee guida cliniche unificate sull’interpretazione del CTG nel 1987 (19 anni dopo l’introduzione della cardiotocografia nella pratica clinica!). Nel Regno Unito, le prime linee guida in assoluto sull’interpretazione del CTG sono state pubblicate dal Royal College of Obstetricians and Gynecologists (RCOG) solo nel 2001, dopo il quarto “Confidential College Enquiries into Stillbirths and Deaths in Infancy” (CESDI) del 1997. Questo rapporto evidenziava come la mancanza di conoscenze sull’interpretazione del CTG fosse un fattore chiave nelle morti endouterine intrapartum.  Sfortunatamente, tutte le linee guida pubblicate fino a quel momento dipendevano fortemente dal sistema di “riconoscimento dei pattern” per la classificazione dei tracciati CTG. Si basavano sull’identificazione morfologica delle decelerazioni in corso, classificate inizialmente come Tipo 1 e Tipo 2 e successivamente come decelerazioni “precoci, variabili e tardive”, con le decelerazioni variabili ulteriormente classificate in tipiche (non complicate) e atipiche (complicate).  Non solo queste decelerazioni non si verificano in modo isolato durante il travaglio, ma sono anche soggette ad una significativa variabilità di interpretazione inter- e intra- operatore, con conseguente classificazione errata. Alcuni studi hanno dimostrato che anche gli esperti che forniscono prove medico-legali ai tribunali basandosi sul “riconoscimento del pattern” per l’interpretazione del CTG cambiano opinione alla luce degli esiti neonatali. Questo dimostra la confusione che regna nell’interpretazione del CTG anche tra gli esperti.  Il rapporto CESDI del Regno Unito ha evidenziato che su 873 morti intrapartum, il 50% aveva avuto un’assistenza di “grado 3” inferiore agli standard. Ciò significa che il 50% delle morti intrapartum erano potenzialmente evitabili. I fattori che hanno contribuito a un’assistenza al di sotto degli standard comprendono la mancanza di conoscenze sull’interpretazione dei tracciati CTG,la mancata integrazione del quadro clinico (meconio, temperatura, emorragia intrapartum), ritardi negli interventi, problemi di comunicazione e non ultimo di buon senso. Il rapporto del Chief Medical Officer del 2006 su “Morti intrapartum: 500 opportunità mancate” ha continuato a mettere in evidenza un’assistenza al di sotto degli standard, includendo l’errata interpretazione del CTGcome un fattore contribuente. L’NHSLA ha pubblicato nel 2009 il rapporto “100 Stillbirth Claims” (100 richieste di risarcimento per morte endouterina), che indica che su 100 richieste di risarcimento per morte endouterina, il 34% era direttamente dovuto a un’errata interpretazione del CTG che coinvolgeva sia ginecologi che ostetriche. Il più recente rapporto dell’NHSLA “10 Years of Maternity” ha evidenziato come l’errata interpretazione del CTG sia una delle cause principali di malasanità nei servizi di maternità, responsabile di morti endouterine, encefalopatia ipossico-ischemica e conseguenti sequele a lungo termine come la paralisi cerebrale.  L’errata interpretazione del CTG non solo ha implicazioni finanziarie significative per qualsiasi sistema sanitario, perché un singolo caso di paralisi cerebrale può costare circa 10 milioni di sterline, ma ha anche un impatto negativo incommensurabile sulle famiglie. Un bambino con paralisi cerebrale richiede un’assistenza intensiva 24 ore su 24, oltre a una regolare terapia occupazionale eriabilitazione logopedica quasi ogni settimana. Pertanto, i genitori spesso devono rinunciare al proprio lavoro per diventare assistenti a tempo pieno nell’accudimento dei loro figli. Inoltre, una morte intrapartum o una morte neonatale precoce possono causare un enorme trauma emotivo, che può persino infl uenzare le gravidanze successive. Infine, non bisogna dimenticare l’impatto di un’errata interpretazione del CTG sul personale (ostetrici, ostetriche, anestesisti e neonatologi).  Alcuni abbandonano la professione scelta a causa dell’impatto psicologico negativo. Dunque, l’errata interpretazione del CTG non provoca solo implicazioni medico-legali con conseguenti perdite economiche, ma ha anche un impatto significativo su individui, famiglie e, in generale, sulla società.  Pertanto, a mio avviso, è giunto il momento di un cambiamento di paradigma nell’interpretazione del CTG da quella basata sul tradizionale “riconoscimento del pattern” a quella basata sulla fisiologia fetale. L’interpretazione basata sui pattern ha portato a una significativa variabilità inter- e intra-operatore, con un conseguente aumento degli interventi operativi durante il travaglio, senza alcuna riduzione significativa dei tassi di paralisi cerebrale o di morte perinatale. L’interpretazione basata sulla fisiologia mira a comprendere la fisiopatologia che sta alla base delle caratteristiche osservate sul tracciato CTG, con l’obiettivo di mettere in atto un intervento tempestivo e appropriato in caso di evidenza di scompenso fetale. Per contro, aiuta a evitare interventi non necessari quando sono evidenti sul tracciato CTG segnali di compenso fetale di fronte a uno stress meccanico o ipossico. Sulla base degli studi condotti su animali e sull’uomo, è evidente che un feto esposto a un’ipossia intrapartum in evoluzione mostra alcune caratteristiche peculiari e prevedibili del tracciato CTG, caratteristiche che rifl ettono tentativi di compenso fisiologico, simili a quelli degli adulti. Sebbene il grado di risposta possa variare a seconda dell’intensità e della durata dell’insulto ipossico e della riserva individuale di quel feto, la risposta compensatoria fetale all’ipossia intrapartum in atto, che porta infine allo scompenso, è abbastanza prevedibile. È importante comprendere che i feti non sono esposti all’ossigeno atmosferico e, pertanto, non sono in grado di aumentare l’ossigenazione del miocardio aumentando la frequenza e la profondità degli atti respiratori. Pertanto, al fine di mantenere un bilancio energetico positivo, il feto deve diminuire la frequenza cardiaca per ridurre il carico di lavoro del miocardio e conservare l’energia. Dunque, non ci si deve precipitare a prendere decisioni inappropriate non appena si osservano decelerazioni sul tracciato CTG e non ci si deve limitare a classificarle, in base alla morfologia, in decelerazioni precoci, variabili tipiche, variabili atipiche e tardive. Gli ostetrici e le ostetriche che assistono al travaglio devono considerare le decelerazioni come risposte barocettoriali e/o chemocettoriali a stress ipossici o meccanici in corso. Dovrebbero quindi cercare di determinare la risposta del feto, osservando le caratteristiche del tracciato CTG tra le decelerazioni (cioè la stabilità della linea di base e la normale variabilità) in modo da intervenire quando il feto mostra segni di scompenso. Intervenire non sempre significa un parto operativo immediato o un taglio cesareo d’emergenza. Al contrario, l’intervento deve essere sempre finalizzato a migliorare l’ambiente intrauterino, per quanto possibile, anche se poi l’espletamento parto dovesse diventare necessario. Tranne nei casi di eventi acuti intrapartum (distacco di placenta, prolasso di funicolo, rottura d’utero), in cui è giustificato un parto immediato, il feto mostra una risposta compensatoria definitiva e prevedibile allo stress ipossico in continua evoluzione. Pertanto, la distinzione tra una risposta fetale compensatoria e lo scompenso fetale è essenziale per la gestione del travaglio. I capitoli introduttivi trattano la normale fisiologia fetale e la placentazione, nonché gli aspetti tecnici delle apparecchiature CTG. Seguono l’uso del CTG in situazioni cliniche e le insidie associate all’interpretazione del CTG. È stato fatto ogni tentativo per spiegare gli aspetti fisiopatologici che stanno alla base delle varie caratteristiche osservate sul tracciato CTG e, laddove applicabile, è stata proposta una “esercitazione CTG”. Un “Esercizio CTG” è incluso dopo ogni capitolo per verificare le conoscenze del lettore. Il capitolo sulle alterazioni del tracciato CTG nelle lesioni cerebrali non ipossiche ha lo scopo di illustrare alcune delle condizioni rare che si possono incontrare nella pratica clinica. Considerando il fatto che un’assistenza intrapartum sicura comporta uno sforzo multidisciplinare, ginecologi, ostetriche, anestesisti e neonatologi hanno contribuito con capitoli su aree rilevanti, tra cui l’auscultazione intermittente, il ruolo degli anestesisti durante un’alterazione del CTG e la rianimazione neonatale. Desidero ringraziare tutti i collaboratori per il loro impegno e sacrificio. Hanno fatto in modo che i capitoli si basassero sulle attuali evidenze scientifiche e sulla fisiopatologia fetale. Sono profondamente in debito con il mio mentore, il professor Sir Arulkumaran, che mi ha ispirato a sviluppare l’interesse per il monitoraggio fetale intrapartum. Un ringraziamento speciale ai miei colleghi Ugwumadu, Leonie Penna, Virginia Whelehan e Abigail Archer, che sono membri dei corsi di monitoraggio fetale intrapartum della facoltà del St George’s. Vorrei ringraziare la signora Sara Ledger di Baby Lifeline, un’associazione di beneficenza che conduce corsi di perfezionamento sul CTG per ostetriche e ginecologi in diverse regioni del Regno Unito, per il suo contributo. Un grazie speciale va a tutti i miei co-autori, che sono stati o sono miei tirocinanti e hanno saputo interpretare il CTG sulla base della fisiologia fetale e sono estremamente motivati a migliorare i risultati intrapartum. Sono i nostri leader di domani e non ho alcun dubbio che saranno determinanti nel cambiare la modalità di interpretazione del CTG passando dal “riconoscimento dei pattern”, utilizzato negli ultimi 40 anni, ad un’interpretazione del CTG basata sulla fisiologia con l’obiettivo di migliorare gli esiti sia materni che neonatali. Spero sinceramente che questo libro aiuti a iniziare il nostro viaggio verso un’interpretazione del CTG basata sulla fisiologia. Lo dobbiamo alle donne e ai neonati che si affidano a noi per l’assistenza durante il travaglio.
37,00 35,15

Fetal Monitoring in Practice

a cura di Donald Gibb, Sabaratnam Arulkumaran

editore: Churchill Livingstone Inc

The latest edition of this popular book is essential reading for all midwives and doctors working in the labour ward. It has been fully updated but retains the essential features that have contributed to its popularity - an accessible writing style, easy-to-understand explanation of CTGs, and case studies and illustrations to make the content as accessible and practical as possible. Fetal monitoring is a challenging area that requires skill and experience to practise well. This volume explores the subject matter in a detailed but straightforward manner, thus becoming an invaluable resource for health practitioners as well as midwifery and medical students. Fully updated by internationally renowned editors Illustrations and case histories make content applicable to practice Clear and friendly writing demystifies a potentially challenging subject area Explains the correct use of terminology to help ensure safe and accurate communication Covers the basics of interpretation, common pitfalls associated with equipment usage, and clinical trial data in context Explains the underlying pathophysiology associated with abnormal changes seen on the CTG Clinical scenarios demonstrate common presentations such as breech birth, twin pregnancies, brow presentation, hypertension, and eclampsia Real CTG traces demonstrate more complex presentations such as prolonged deceleration, placental abruption, and fetal bleeding
45,00 42,75

Concorsi per ostetrica/o. Manuale completo per tutte le prove di selezione. Teoria e test

Fabio Parazzini, Paola Agnese Mauri

editore: Edises

pagine: 800

Il testo, interamente a colori, è suddiviso in cinque sezioni
40,00 38,00

Oxford Handbook of Obstetrics and Gynaecology

editore: Oxford University Press

pagine: 976

Fully revised for this fourth edition, the Oxford Handbook of Obstetrics and Gynaecology fully reflects new developments in the field. Featuring new sections on the outcomes of the MBRRACE report, abnormally adherent and invasive placenta, pregnancies in mothers of advanced age, assisted reproduction, and ovarian cancer screening, it provides a contemporary overview of this complex and important specialty. Written and reviewed by a team of highly experienced clinicians, academics, and trainees, this Handbook is a perfect starting point for preparation for postgraduate exams. Practical advice is presented with key evidence-based guidelines, supported by visual algorithms and top clinical tips. The previous edition was Highly Commended in the Obstetrics and Gynaecology category of the BMA Book Awards. The indispensable, concise, and practical guide to all aspects of obstetric and gynaecological medical care, diagnosis, and management, this fourth edition continues to be the must-have resource for all specialist trainees, junior doctors, and students, as well as a valuable aide memoire for experienced clinicians.
48,00 44,00

Induzione del travaglio di parto

Salvatore Felis, Sara Belmartino
e altri

editore: ELI-Edizioni Librarie Int.

pagine: 414

65,00

Williams Obstetrics 26e

F. Gary Cunningham, Barbara Hoffman
e altri

editore: McGraw-Hill Education

pagine: 1328

The landmark text that has served generations of obstetrician-gynecologists—fully updated with the most current perspectives of the field Williams Obstetrics has defined the discipline for generations of obstetrician-gynecologists. Written by authors from the nationally renowned University of Texas Southwestern Medical Center and Parkland Hospital, the new edition of this authoritative, evidence-based work maintains its trademark comprehensive coverage and applicability at the bedside, while offering the most current information and insights. The culmination of a century of clinical thought, Williams Obstetrics, 26th Edition delivers expert coverage of obstetrical complications, such as preterm labor, pregnancy-related hypertension, infection, and hemorrhage. It additionally offers foundational content on reproductive anatomy, physiology, and prenatal care. The authors have enhanced this edition with 1,000+ full-color illustrations, plus an increased emphasis on the fast-growing subspecialty of Maternal-Fetal Medicine. No other text matches the long-established scientific rigor and accessibility of Williams Obstetrics. With its state-of-the-art design and review of the newest advances and protocols, this not-be-missed clinical companion brings positive outcomes within reach. New and updated content includes: Increased focus on Maternal-Fetal Medicine Greater coverage of hypertension and hemorrhage Deeper insights into in-utero complications Expanded fetal t section includes cutting-edge fetal imaging, genetics, prenatal diagnosis, and fetal disorders and therapy Basic science, physiology of labor, preterm labor updated with contemporaneous publications in the literature More obstetrical sonography figures Eye-catching illustrations, including updated graphs, sonograms, MRIs, photographs, and photomicrographs
219,00 208,05

Manuale di sala parto

Alberto Valle, Salvatore Bottino
e altri

editore: Edi. Ermes

pagine: 624

Il Manuale ha un'impronta clinica, basata sia sulla letteratura scientifica più aggiornata sia sull'esperienza pratica degli A
70,00 61,26

I test dei concorsi per collaboratore sanitario. Ostetrica/o

Sonia Santangelo

editore: Alpha Test

pagine: 336

Il volume rappresenta lo strumento più completo, aggiornato e specifico per affrontare con successo i concorsi per collaborato
35,90 34,11

A Practical Guide to Fetal Echocardiography

Normal and Abnormal Hearts

Alfred Z. Abuhamad, Rabih Chaoui

editore: Wolters Kluwer Health

pagine: 702

Covering every aspect of fetal heart examination and all major cardiac malformations, A Practical Guide to Fetal Echocardiography is widely acknowledged as the definitive text in this challenging field. This award-winning title clearly depicts examples of commonly seen abnormalities and day-to-day cases, as well as rare pathology. Authored by renowned experts, the fully updated fourth edition is a lavishly illustrated, easy-to-read text designed to serve as a comprehensive reference for all practitioners involved in cardiac imaging.  Features significant revisions including several new chapters, new artwork, and updated reference lists.  Discusses disorders in terms of the ultrasound findings with key points summarized at the end of each chapter. Images are accompanied by clear, colorful schematic drawings that depict cardiac abnormalities.  Features the addition of Approach to Diagnosis, an algorithm at the end of each chapter to assist providers in reaching the proper diagnosis.  Includes numerous tables that outline common and differentiating features of various cardiac malformations.  Covers the technical aspects of the cardiac exam in the first half of the text; the second half features detailed discussions of fetal cardiac malformations, each presented in a practical, methodical format that includes the definition, spectrum of disease and incidence, the use of gray scale, color Doppler, 3D and early gestation ultrasound in diagnosis, followed by the differential diagnosis, prognosis, and outcome.  Features a practical, concise, easy-to-use format, making it indispensable for both physicians and sonographers in the detection of congenital heart disease.  Winner of British Medical Association Awards 2016: BMA Medical Book of the Year and Obstetrics and Gynecology - First Prize.  Enrich Your eBook Reading Experience  Read directly on your preferred device(s), such as computer, tablet, or smartphone.  Easily convert to audiobook, powering your content with natural language text-to-speech. 
157,00 143,00

Quick Hits in Obstetric Anesthesia

a cura di Roshan Fernando, Pervez SultanSioned Phillips
e altri

editore: Springer Nature Switzerland AG

pagine: 500

This book provides easy to follow guidance on how to manage emergency situations and common problems in obstetric anesthesia. The book provides different anesthetic recipes for obstetric procedures and describes challenges that will be encountered on a day-to-day basis. There are trouble-shooting chapters and ‘what to do lists’ for frequent dilemmas. The book covers obstetric-specific resuscitation and medical emergencies seen on the labor ward. Antenatal and postpartum complications relating to anesthesia are covered as well as issues that may arise during follow up of patients who have had neuraxial anesthesia during delivery. Quick Hits in Obstetric Anesthesia should be used as a cognitive aid for emergency cases and as a decision-making tool for urgent management plans. It is a guide to common problems and provides core knowledge to facilitate anesthesia care on labor wards for all grades of anesthetist.
145,00 137,75
25,00 23,75
33,00 31,35

Ostetricia e ginecologia

Nicola Colacurci, Luigi Cobellis
e altri

editore: Idelson-Gnocchi

pagine: 448

49,00

Incontri di accompagnamento alla nascita. Manuale per operatori

Piera Maghella

editore: Red

pagine: 333

Il percorso che porta alla nascita rappresenta un'importante occasione di trasformazione e di consapevolezza, e di conseguenza
40,00 38,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.