Centoventi brevi lezioni del pensiero matematico. Tra arte, letteratura e filosofia
I numeri, i teoremi e le teorie di cui si parla in questo libro sono quelli della matematica pura, concetti speculativi di cui i matematici si occupano indipendentemente dalla possibilità che vi siano o meno delle applicazioni. È la matematica più affascinante, l'unica davvero libera di esplorare mondi immaginari: una materia che può aspirare a definirsi la creazione più originale dello spirito umano. Lo studio dei numeri interi, per esempio, è un territorio vastissimo in parte ancora inesplorato: un'area in cui abbondano problemi come l'ultimo teorema di Fermat, molto facili da enunciare e molto difficili da risolvere. "La matematica è come la guerra", scrive l'autore, "dove spesso si aggirano i territori che non si riescono a conquistare. E dove altrettanto spesso si procede ad aprire nuovi fronti, senza che quelli vecchi siano stati completamente chiusi."
Immaginare la matematica pura, per un outsider, è un salto nel vuoto. Eppure questo libro riesce a raccontarla per quello che è: una grande storia della creatività umana, da Pitagora a Omero sino a Escher, Nabokov e Bertrand Russell; l'espressione massima della libertà del pensiero; un'esplorazione dei limiti della ragione.
I numeri, i teoremi e le teorie di cui si parla in questo libro sono quelli della matematica pura, concetti speculativi di cui i matematici si occupano indipendentemente dalla possibilità che vi siano o meno delle applicazioni. È la matematica più affascinante, l'unica davvero libera di esplorare mondi immaginari: una materia che può aspirare a definirsi la creazione più originale dello spirito umano. Lo studio dei numeri interi, per esempio, è un territorio vastissimo in parte ancora inesplorato: un'area in cui abbondano problemi come l'ultimo teorema di Fermat, molto facili da enunciare e molto difficili da risolvere. "La matematica è come la guerra", scrive l'autore, "dove spesso si aggirano i territori che non si riescono a conquistare. E dove altrettanto spesso si procede ad aprire nuovi fronti, senza che quelli vecchi siano stati completamente chiusi."
Immaginare la matematica pura, per un outsider, è un salto nel vuoto. Eppure questo libro riesce a raccontarla per quello che è: una grande storia della creatività umana, da Pitagora a Omero sino a Escher, Nabokov e Bertrand Russell; l'espressione massima della libertà del pensiero; un'esplorazione dei limiti della ragione.
Biografia dell'autore
Piergiorgio Odifreddi ha studiato matematica in Italia e negli Stati Uniti, e ha insegnato Logica matematica presso l'Università di Torino e la Cornell University di New York. Nel 2011 ha vinto il premio Galileo per la divulgazione scientifica. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il computer di Dio (2000), La repubblica dei numeri (2002), Pillole matematiche (2022) e A piccole dosi (2023).