La prima edizione di Biologia molecolare del gene uscì negli Stati Uniti nel 1965, appena 12 anni dopo la scoperta della struttura del DNA, pubblicata il 25 aprile del 1953 sulla rivista Nature. Oggi le scoperte scientifiche nell’ambito biomolecolare si susseguono a passo spedito e alcune incidono sul percorso scientifico più in profondità: pongono questioni inedite, chiariscono aspetti chiave del funzionamento genico o rendono possibile lo sviluppo di nuove tecniche.
Questa edizione, aggiornata appositamente per l’Italia, introduce le innovazioni più importanti per comprendere l’evoluzione futura della biologia molecolare, quali per esempio l’impatto della criomicroscopia elettronica sullo studio delle proteine, i notevoli avanzamenti nelle tecniche per modificare e analizzare i genomi, la reinterpretazione della regolazione del ciclo cellulare alla luce delle più recenti scoperte, le nuove conoscenze sulla capacità delle cellule di gestire la stabilità del genoma e i metodi per studiare le interazioni tra geni.
Completa il testo il nuovo capitolo COVID-19: biologia molecolare e infezioni virali: la pandemia di COVID-19 è stata affrontata con un enorme sforzo sinergico tra laboratori di ricerca di tutto il mondo che, in pochissimi mesi dalle prime diagnosi, ha permesso di chiarire le basi molecolari di questa infezione virale, rendendo possibile lo sviluppo di vaccini e sistemi di analisi e tracciamento applicabili su vasta scala. Ripercorrere i capisaldi di queste scoperte è utile per comprendere come lo studio dei virus patogeni richieda l’integrazione di varie competenze, la condivisione di una grande mole di informazioni e l’uso di tecniche innovative per l’analisi dei genomi e delle strutture proteiche. Con l’app Guarda!, è possibile visualizzare con lo smartphone i video e gli esercizi interattivi, oltre alle risposte alle domande con numero pari presenti nel libro, inquadrando le icone poste nella prima pagina di ciascun capitolo.
Biografia degli autori
James D. Watson è stato direttore emerito del Spring Harbor Laboratory. Nel 1962 ha ricevuto, insieme a Francis Crick e Maurice Wilkins, il premio Nobel per la Medicina per la scoperta della struttura del DNA.
Tania A. Baker è direttrice del dipartimento di Biologia del Massachusetts Institute of Technology.
Stephen P. Bell è professore di Biologia al Massachusetts Institute of Technology.
Alexander Gann è preside del centro Lita Annenberg Hazen e professore alla School of Biological Sciences del Cold Spring Harbor Laboratory.
Michael Levine è professore di Biologia molecolare e direttore dell’Istituto Lewis-Sigler per la Genomica integrata all’Università di Princeton.
Richard Losick è professore di Biologia all’Università di Harvard.