Libri di Luigi Zoja
Sotto l'iceberg. Presenze inconscie nella società e nella storia
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 208
L'inconscio è come un iceberg: conosciamo per via diretta solo una piccola parte della psiche umana
Il declino del desiderio. Perché il mondo sta rinunciando al sesso
Luigi Zoja
editore: Einaudi
pagine: 240
«La vita erotica del XXI secolo incontra nuovi problemi perché deriva da una sottrazione: è quello che sopravvive dell'amore q
Dialoghi sul male. Tre storie
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 144
Wang, Sophie e Telma sono le protagoniste di queste tre storie
Utopie minimaliste. Ecologia profonda, psicologia e società
Luigi Zoja
editore: Chiarelettere
pagine: 256
Le nuove convinzioni penetrano nella mente in silenzio, senza assolutismi, senza fanatismi, senza sospette passioni viscerali
Centauri. Alle radici della violenza maschile
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 149
Branchi di maschi nella frenesia dello stupro collettivo: la predazione si ripete dai primordi della storia, attraversando imm
Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 368
Dimissionario, inerte, omissivo e socialmente fuori corso
Psiche
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 160
Non possiamo vedere la psiche come vediamo i corpi
Utopie minimaliste. Un mondo più desiderabile anche senza eroi
Luigi Zoja
editore: Chiarelettere
pagine: 256
Le utopie massimaliste hanno dominato il secolo scorso
Paranoia. La follia che fa la storia
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 468
Il paranoico spesso è convincente, addirittura carismatico
Al di là delle intenzioni. Etica e analisi
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 156
Più che da una presenza di cattive intenzioni, il male psicologico nasce da una assenza di consapevolezza
Centauri. Mito e violenza maschile
Luigi Zoja
editore: Laterza
pagine: 99
Centauri: esseri duali. Non soltanto erano insieme uomo e cavallo, avevano una doppia natura: saggi e guaritori, ma anche violenti e stupratori. L'identità maschile è scissa in animale (fecondatore) e civile (paternità) ben più di quanto lo sia quella femminile. La sua polarità sociale non è frutto di lunga evoluzione, ma recente e culturale. Quindi, più precaria. Con lo sprofondare del patriarcato riemerge, nel pieno della postmodernità, il polo "rimosso": la natura animale, simboleggiata dal cavallo. Come nel mito, irrompono patologie quale lo stupro di gruppo, sconosciuto alle specie animali, testimone di una incapacità di relazione risolta con la violenza.
Storia dell'arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo
Luigi Zoja
editore: Moretti & Vitali
pagine: 258
Lo sfruttamento del pianeta e delle sue risorse ha conseguenze sempre più allarmanti. Tuttavia, se ne discutono quasi soltanto aspetti tecnici: il buco nell'ozono, per esempio. Non quelli psicologici. Quando lanciamo l'allarme perchè incontriamo limiti esterni - come il surriscaldamento della Terra - è già tardi. Osserviamo gli effetti di un processo - i bisogni crescenti - messo in moto molto tempo prima. Perché non siamo più capaci di limitare i nostri bisogni? Se discutiamo dei limiti dello sviluppo, dovremmo chiederci perché vogliamo uno sviluppo senza limiti. Ci accorgeremo allora che questa tendenza è relativamente recente e storicamente condizionata. Quasi fino a ieri, il mondo era agricolo, cercava solo di riprodurre i cicli dell'anno e i suoi frutti stagionali. La storia dell'Occidente è la storia dello scavalcamento di quel modo di vita, sostituito dall'espansione senza limiti; dalla metastasi delle produzioni, che è una conseguenza della metastasi dei bisogni. Come per l'economia, anche per capire la storia dovremo usare uno sguardo psicologico. L'origine, infatti, sta in un'inconscia conversione dei nostri antenati. Per gli antichi greci, la morale stava nell'osservanza dei limiti. Gli dèi volevano la felicità solo per sé, erano invidiosi, punivano chi aveva o voleva troppo. Ma proprio i greci si insuperbirono dei loro successi e capovolsero il tabù del limite: cominciarono a sostituirsi agli dèi.
Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza
Luigi Zoja
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 159
La violenza ci appartiene, è parte integrante della vita. Anzi, è insita nell'uomo: da queste "scandolose" considerazioni parte Luigi Zoja per indagare senza ipocrisie le origini degli impulsi distruttivi che abitano l'essere umano. Senza ignorare l'immenso balzo in avanti che la violenza ha compiuto con la modernità, dal punto di vista tecnologico e antropologico, "Contro Ismene" passa in rassegna fenomeni che hanno segnato le vicende del genere umano: dalla violenza spettacolarizzata di Roma antica, fino al recente scontro di civiltà con il mondo medio-orientale, passando dalla sanguinosa conquista spagnola del Messico e dai genocidi del xx secolo. Come dice il titolo di un capitolo e del libro, Zoja da voce a chi, al pari di Antigone con la sorella Ismene, si schiera contro la brutalità, del singolo e dello Stato, in cerca di "anticorpi culturali" all'istinto di distruzione. Senza di essi "la violenza può divampare in tempi paurosamente brevi", mentre invece "graduali, faticose e in buona parte individuali sono le opere di prevenzione cui siamo chiamati a contribuire".
In difesa della psicoanalisi
Luigi Zoja, Simona Argentierie altri
editore: Einaudi
pagine: 112
Questo volume rappresenta l'appassionata difesa di una disciplina sotto attacco, firmata da quattro prestigiosi psicoanalisti
Coltivare l'anima
Luigi Zoja
editore: Moretti & Vitali
pagine: 193
Il cammino di questo libro attraversa sia il mondo classico che la società odierna. Non è tanto la modernità a prendersi il solito diritto di interpretare l'antichità: spesso è invece la psiche "moderna" a venir descritta da un punto di vista antico. Il movente delle azioni umane non è la passione per il sapere e per il conoscere - come può averla avuta Edipo -ma il bisogno di vivere intensamente. Temi come creazione e crescita, tragedia e analisi, psiche e società, sono tutti radicati nel simbolico e vengono visitati in tanti modi. Così, con i temi cambia anche lo stile della scrittura: a volte vediamo lavorare un artigiano (sono spiegate pazientemente le etimologie, minuziosamente ricostruiti fatti storici) a volte invece una parola cade come una spada, tagliando l'inerzia del pensiero moderno ("la tragedia ride del nostro turbamento"), a volte scorre in un racconto quasi epico, ci avvolge con le sue immagini sensuali e ci conduce, senza che ce ne accorgiamo, fino all'orlo di un paradosso. Come in tutte le vere odissee, la meta non è il luogo dove si arriva alla fine, ma il continuo trasformarsi durante il viaggio.
Nascere non basta. Iniziazione e tossicodipendenza
Luigi Zoja
editore: Raffaello Cortina Editore
pagine: 177
Nascere non basta. Iniziazione e tossicodipendenza
Luigi Zoja
editore: Raffaello Cortina Editore
pagine: 195
Consumando droga, si cerca di trascendere uno stato di insignificanza e si ricalcano inconsciamente i modelli degli antichi ri