Libri di Gilles Clément
Il giardino in movimento
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 308
Trent'anni dopo la sua prima pubblicazione, "Il giardino in movimento" racchiude ancora in sé diversi gradi di leggibilità: è
Ho costruito una casa da giardiniere
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 158
«Quando ho comprato questo posto per venirci a vivere il mio progetto non era quello di costruire una casa con un giardino int
La saggezza del giardiniere. L'arte del giardino planetario
Gilles Clément
editore: DeriveApprodi
pagine: 96
Il giardino è quel recinto destinato a proteggere quanto abbiamo di meglio: il meglio dei frutti e degli ortaggi, il meglio de
Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo
Gilles Clément
editore: DeriveApprodi
pagine: 147
Panace di Mantegazzi, porracchia sudamericana, fico d'India, papavero sonnifero, poligono del Giappone, erba della Pampa
Breve trattato sull'arte involontaria
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 101
«Per chi sa osservare, tutto è arte
Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo
Gilles Clément
editore: DeriveApprodi
pagine: 152
Manifesto del Terzo paesaggio
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 112
Gilles Clément, paesaggista, indica tutti i "luoghi abbandonati dall'uomo": i parchi e le riserve naturali, le grandi aree disabitate del pianeta, ma anche spazi più piccoli e diffusi, quasi invisibili: le aree industriali dismesse dove crescono rovi e sterpaglie; le erbacce al centro di un'aiuola spartitraffico. Sono spazi diversi per forma, dimensione e statuto, accomunati solo dall'assenza di ogni attività umana, ma che presi nel loro insieme sono fondamentali per la conservazione della diversità biologica. Questo piccolo libro ne mostra i meccanismi evolutivi, le connessioni reciproche, l'importanza per il futuro del pianeta.
L'alternativa ambiente
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 67
Mentre l'ecologia radicale, trincerata dietro i suoi rigorosi precetti, cerca di resistere, mentre il Green business si organi
Piccola pedagogia dell'erba. Riflessioni sul giardino planetario
Gilles Clément
editore: DeriveApprodi
pagine: 157
Temporali e cimiteri, land art e insetti, volpi volanti e dèi del giardino. Poi migrazioni, vagabondaggi, erranza umana e vegetale. Architetture urbane e del paesaggio. Radici secolari. Talpe sovversive e cani randagi. Un libro lungo vent'anni che raccoglie il farsi del pensiero e della pratica di Gilles Clément, giardiniere, paesaggista e filosofo francese. Ritroviamo gli incolti, il meticciato, il terzo paesaggio, il giardino planetario e il giardino in movimento - temi cari all'autore e per i quali è oggi noto. Ma anche le nuvole, il bioma, Jean-Baptiste Lamarck e il posto degli umani nella biosfera. A tenere insieme tutto questo è Louisa Jones, curatrice del volume, e il pensiero stesso di Gilles Clément, a partire dalla filosofìa di una Terra intesa come vivente, sulla quale "la vita avanza seguendo un caos poetico, che si offre a tutti coloro che sono disposti a non chiudere gli occhi". Postfazione di Andrea Di Salvo.
Ho costruito una casa da giardiniere
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 156
Non lontano dalla casa di famiglia che ormai gli è vietata, in quella valle delle Farfalle dove, bambino, faceva le sue prime
Giardini, paesaggio e genio naturale
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 72
Presso quasi tutte le civiltà, il giardino, come pure il paradiso, è sempre stato uno spazio chiuso, una fabbrica di paesaggio
Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo
Gilles Clément
editore: DeriveApprodi
pagine: 147
"Le piante viaggiano
Breve storia del giardino
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 129
Il primo giardino è quello dell'uomo che ha scelto di interrompere le proprie peregrinazioni
Nuvole
Gilles Clément
editore: DeriveApprodi
pagine: 117
Questo libro parla di nuvole. È il diario di bordo tenuto da Gilles Clement paesaggista, giardiniere e scrittore - durante una traversata atlantica a bordo di un cargo da le Havre in Francia a Valparaiso in Cile. Quale l'interesse per l'inventore del "giardino in movimento" di guardare al cielo? Perché tra tutti i fenomeni naturali la meteorologia resta il più inafferrabile, quello che l'uomo, nonostante i tentativi, non è riuscito in alcun modo a piegare. Ma è anche il fenomeno che più modella i climi, quindi maggiormente incide sulla flora e i paesaggi. Ed è infine quello che con un unico slancio ricopre l'intero pianeta e ci conferma una realtà che per alcuni resta imprecisa: la Terra, la nostra casa, funziona come un solo e indiviso essere vivente. Cirri, nembi, cumuli, nomi di nuvole, ma soprattutto nomi attribuiti ad acqua in sospensione, a quella fase del ciclo dell'acqua senza la quale non si dà vita. Perché per capire il vivente, occorre capire le nuvole, occorre dunque capire lo spazio complessivo in cui si dispiega il vivente. Ancora una volta Gilles Clement ci sorprende mescolando generi e temi: un journal che guarda al cielo e dal quale sbucano piante e giardini, discorsi sulla luce e sui frattali, personaggi come Jean-Baptiste Lamarck e capitani di lungo corso...
Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo
Gilles Clément
editore: DeriveApprodi
pagine: 120
Panace di Mantegazzi, porracchia sudamericana, fico d'India, papavero sonnifero, poligono del Giappone, erba della Pampa
Manifesto del Terzo paesaggio
Gilles Clément
editore: Quodlibet
pagine: 87
Gilles Clément, paesaggista, indica tutti i "luoghi abbandonati dall'uomo": i parchi e le riserve naturali, le grandi aree dis