Libri di Michael Friedman
Dinamiche della ragione. Le rivoluzioni scientifiche e il problema della razionalità
Michael Friedman
editore: Guerini e Associati
pagine: 187
La filosofia della scienza contemporanea si trova oggi di fronte a domande e dubbi lasciati in eredità da alcuni tra i maggiori epistemologi del Novecento. Ad esempio, dopo la celebre analisi di Thomas Kuhn circa la natura rivoluzionaria che può assumere il divenire scientifico in certe fasi, è legittimo chiedersi se sia possibile rintracciare una razionalità nel susseguirsi delle teorie e dei paradigmi. Hanno ancora un qualche senso le distinzioni tra a priori e a posteriori, dopo le radicali critiche di Quine? Inoltre: è possibile far emergere un ruolo proprio per la filosofia, senza farne una branca né una nemica delle scienze naturali, ma anzi facendola interagire con esse? Sono queste alcune delle questioni alle quali Michael Friedman tenta di rispondere anche attraverso un'attenta reinterpretazione di due delle grandi rivoluzioni scientifiche della nostra storia (quella di Newton e quella di Einstein), e un'originale disamina dell'epistemologia di alcuni dei maggiori filosofi dell'età contemporanea (Kant, Schlick, Carnap, Reichenbach, Quine, Kuhn). Il risultato è un testo che, a partire da una riconosciuta perizia storiografica, sviluppa una proposta teorica complessiva.
La filosofia al bivio. Carnap, Cassirer, Heidegger
Michael Friedman
editore: Cortina Raffaello
pagine: 235
Aprile 1929, Davos: invitati a tenere un ciclo di lezioni, Ernst Cassirer e Martin Heidegger discutono di Kant. Tra i molti accorsi ad ascoltarli vi è anche uno degli esponenti di punta del Circolo di Vienna, Rudolf Carnap. Michael Friedman offre una ricostruzione delle ragioni che furono alla base di quel confronto a tre che, dal pensiero di Kant, venne sempre più concentrandosi sul ruolo e la portata della filosofia e della scienza. Lontano da facili stereotipi, il testo permette di apprezzare a fondo i motivi della profonda frattura che nel volgere di pochi decenni doveva culminare nella contrapposizione tra filosofi analitici e continentali.