Libri di C. Bianchetti
Territorio e produzione
a cura di C. Bianchetti
editore: Quodlibet
pagine: 216
Nel campo degli studi urbani sta tornando un forte interesse nei confronti delle dinamiche e delle questioni legate alla produ
La ricerca in architettura. Temi di discussione
a cura di C. Bianchetti
editore: LetteraVentidue
pagine: 104
Cosa succede alla ricerca in Architettura? Come cambiano le pratiche e gli stili della ricerca, gli stessi profili dei ricerca
Il contributo della criminologia al sistema penale
a cura di R. Bianchetti
editore: Maggioli Editore
pagine: 162
La criminologia, sosteneva il prof
Territori della condivisione. Una nuova città
a cura di C. Bianchetti
editore: Quodlibet
pagine: 149
Nella città europea sempre più episodi mostrano l'irrobustirsi di legami orizzontali su uno sfondo rigorosamente individualista: associazionismi di vario tipo, azioni collettive non necessariamente durature, comunanze poco intenzionate e incontri in luoghi estranei all'idea corrente di spazio pubblico. Nella città europea, forme temporanee e fragili segnano il mutamento dei valori attribuiti all'abitare attraverso una fenomenologia ampia che ha ragioni di ordine economico, relazionale, simbolico, culturale, religioso. Questo volume intende distinguere due diversi orientamenti. Il primo si riferisce a casi di condivisione che, pur utilizzando la città, si dicono estranei a essa: un atteggiamento che potrebbe ascriversi a una inedita forma di antiurbanesimo. Il secondo si riferisce alla volontà di rifondare un'urbanità laddove si ritiene non vi sia: una posizione tesa a riscrivere nuovi urbanesimi. Da un lato il rifiuto della città dal suo interno, la secessione. Dall'altro una certa euforia sulla possibilità di ricostruire forme di socialità fuori dal paradigma moderno, dalle sue norme, valori, conflitti e ragioni.
Corpi tra spazio e progetto
Cristina Bianchetti
editore: Mimesis
pagine: 146
Il corpo è canale di transito tra lo spazio e il progetto: il tramite con il quale il progetto manipola lo spazio
Competenza e rappresentanza
Alessandro Pizzorno, Bernardo Secchie altri
editore: Donzelli
pagine: 103
Non è semplice trattare del ruolo delle competenze tecniche in rapporto alle trasformazioni urbane
Spazi che contano. Il progetto urbanistico in epoca neo-liberale
Cristina Bianchetti
editore: Donzelli
pagine: 126
L'attacco al riduzionismo funzionalista negli anni settanta veniva portato avanti entro almeno due differenti angolazioni. Da un lato Henri Lefebvre, a sfidare l'ortodossia marxista. Dall'altro, la pista anarchica di Colin Ward. La critica al riduzionismo funzionalista è già tutta lì, compresa negli attacchi rivolti all'incapacità del funzionalismo di cogliere l'essenza della città. Oggi il progetto urbanistico rischia di finire entro le maglie di un nuovo funzionalismo. Questa l'ipotesi che il libro propone, a valle di alcune ampie ricerche condotte su territori europei. Il progetto contemporaneo è, di nuovo, un progetto funzionalista perché gioca tutto su aspetti percettivi, di sensibilità, di comfort; sulla necessità di rinforzare identità e abitabilità per un soggetto scarnificato e astratto; rende lo spazio e la società piatti. Spazio e società non sono piatti, neppure negli anni della crisi che molte cose ha ridotto. Al contrario, i territori europei mostrano questioni complesse che hanno a che fare con le ambiguità del vivere assieme in società individualizzate, con l'intimità e l'esibizione, con il deflagrare dei diritti relativi all'abitare, in un'epoca segnata dalla loro forte restrizione. Scopo di questo libro è mettere in evidenza questi snodi affinché essi mantengano la loro problematicità.
Torino. Il villaggio olimpico-The olympic village
a cura di C. Bianchetti,
editore: Officina
pagine: 117
Senza aspettare i giochi del 2006, l'esito più importante delle Olimpiadi si è già dato: rendere visibile l'energia che sta attraversando la città di Torino. Il libro, esito di una Summer School promossa dalla 1° Facoltà di Architettura di Torino con i principali attori della vita culturale torinese, guarda alle trasformazioni della città attraverso la progettazione e realizzazione del Villaggio Olimpico nell'area dei Mercati Generali, la più importante opera dal punto di vista finanziario e simbolico tra quelle previste per i giochi: un nuovo pezzo di città che ne sostituisce un altro, a fronte del Lingotto.
Sguardi sul mondo. Letture di geografie sociali
a cura di A. Guaran, A. Bianchetti
editore: Pàtron
pagine: 236
Alzheimer. Malato e familiari di fronte alla perdita del passato
Marco Trabucchi, Angelo Bianchetti
editore: Il Mulino
pagine: 133
Una forma di demenza che altera le funzioni cognitive più preziose - pensare, progettare, ricordare - con effetti devastanti s
Il Novecento è davvero finito. Considerazioni sull'urbanistica
Cristina Bianchetti
editore: Donzelli
pagine: 150
Un profondo cambiamento segna l'urbanistica e l'architettura di questi ultimi due decenni e si esprime come lontananza dal progetto moderno, apertura di nuovi problemi, modifiche di linguaggi e tecniche. Al cambiare di tutto o quasi si sovrappone un discorso critico che non è mai sembrato così disarmato, poco attento a osservare ciò che l'urbanistica fa, il modo in cui argomenta ciò che fa, in cui interpreta problemi, chiarisce intenzioni, produce giustificazioni, cambia linguaggi. Manca una migliore descrizione dell'urbanistica e del suo progetto che sia anche un tornare a descrivere, osservare, interpretare i temi del discorso urbanistico; chiarire ed esplicitare i modi messi in atto per ordinare il mondo sensibile esercitando un'azione politica al di là degli aspetti normativi e della ricostruzione del negoziato. In mancanza di un tale atteggiamento è fin troppo facile parlare di difficoltà, sconfitta, impoverimento. Scopo di questo libro è provare a descrivere alcuni aspetti dell'urbanistica italiana di questi ultimi vent'anni. Al di fuori di un atteggiamento nostalgico, di perdita e al di fuori di una entusiastica accettazione delle condizioni contemporanee. Un tale compito si giustifica con la convinzione che entro una situazione difficile permangano importanti spiragli di conoscenza e azione, che lo sfondo disegnato da coloro che pensano a un impoverimento sia realistico, ma non racconti tutto.
Urbanistica e sfera pubblica
Cristina Bianchetti
editore: Donzelli
pagine: 175
Dopo la stagione degli anni settanta, la riflessione critica e l'elaborazione teorica relative alla città contemporanea sono mutate radicalmente. Urbanisti e architetti sembrano avere perso la capacità di forgiare sensibilità e pensiero intorno alla città. Di parlare e farsi ascoltare. Una vera e propria afasia che pone questo settore del pensiero tecnico ai margini delle principali trasformazioni urbane. Riconoscere che oggi vi sia un problema nel rapporto tra il sapere sullo spazio e le sue trasformazioni non significa avere un atteggiamento nostalgico verso il passato. Non sono il passato o il futuro al centro delle preoccupazioni di questo libro, quanto ciò che il progetto per la città è ora. La sua incapacità di far fronte a un mutare sostanziale del pubblico, che non si da più nella forma di un tutto ben levigato e compatto. O di una calda comunicativa capace di generare un'opinione pubblica consapevole e attiva. Ciò cui assistiamo è il deflagrare del pubblico in una infinità di situazioni minute e continuamente cangianti. E come il progetto fa i conti con questa situazione? Queste domande sono esplorate dal basso, a partire dal ripensamento delle pratiche di progetto, in quattro esperienze di progettazione territoriale.
Urbanistica e politiche di sviluppo. Un progetto per Pescara
a cura di C. Bianchetti, L. Vettoretto
editore: Franco Angeli
pagine: 176
Nel dibattito sviluppato in questi anni sui temi dello sviluppo locale, numerose preoccupazioni sono state espresse sulla reciproca estraneità tra urbanistica e politiche di sostegno dell'economia. Questo preoccupazioni sono in parte condivisibili, ma lasciano del tutto scoperto il problema di coniugare le ragioni del territorio e quelle dello sviluppo. Continuando ad impostare il problema da questo punto di vista non si fanno che aumentare le reciproche frustazioni; meglio allora cercare un diverso orientamento, individuando le condizioni minime per le quali piani e politiche di sviluppo possano eventualmente interagire in forme non necessariamente istituzionalizzate.
Torino 2. Metabolizzare le Olimpiadi
Cristina Bianchetti
editore: Officina
pagine: 120
Ai luoghi olimpici è affidato il compito di mettere in scena il mutamento che Torino sta vivendo in questi anni. Un compito che essi assolvono con la forza di un discorso visivo, evidenziando la tensione tra quel che si muove e quel che sta fermo nella città. Il rischio è tuttavia quello di scambiare le Olimpiadi con la forza principale del cambiamento: con ciò che largamente e magari discutibilmente, influisce su tutto il resto. Alcuni equilibri risulteranno più chiari ricordando che i 1700 milioni di euro destinati ai giochi sono la metà della somma destinata al passante, un terzo di quella destinata alla realizzazione della prima linea della metropolitana. Una questione di rapporti, ma anche di carattere. L'energia allegra che le Olimpiadi mettono in scena, è un'energia specificamente pubblica. Come nelle lontane politiche della ricostruzione. Al centro sono gli investimenti infrastrutturali e il mercato edilizio e fondiario. Ancora come allora. È su forme keynesiane, che si delinea il profilo della città post-fordista. Questo libro guarda al cambiamento in atto nella città di Torino, ricostruendo la storia del Villaggio Olimpico nell'area degli ex Mercati Ortofrutticoli all'ingrosso. È esito di un lavoro collettivo svolto, per il secondo anno consecutivo da una Summer School promossa dalla I Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
Studi in ricordo di Guido Barbina
a cura di M. Pascolini, A. Bianchetti
editore: Forum Edizioni
pagine: 560
L'opera, in due volumi, vuole essere un omaggio armonico e unitario all'attività di geografo e di preside della Facoltà di Lingue dell'Università di Udine di Guido Barbina. Questo primo volume presenta una raccolta di scritti di geografi italiani e stranieri su temi che Barbina ha affrontato con grande incisività nella sua intensa attività di ricerca, motivato com'era dall'interesse per alcune rilevanti problematiche del nostro tempo, riferibili tanto al contesto locale quanto alla dimensione globale: aspetti e problemi del Friuli Venezia Giulia, comunità etnico-linguistiche, minoranze, sottosviluppo in Africa e nel Medio Oriente, emigrazione.