Libri di Antonio Monestiroli
Cinque lezioni 2007-2013. L'architettura della realtà
Antonio Monestiroli
editore: Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini
pagine: 152
Una pagina su... Trentasei progetti di architettura
Antonio Monestiroli
editore: LetteraVentidue
pagine: 96
"Questi brevi, alcuni brevissimi, testi sui miei progetti sono scritti tutti a posteriori, anche molto tempo dopo aver fatto i
Il mondo di Aldo Rossi
Antonio Monestiroli
editore: LetteraVentidue
pagine: 80
Ho voluto affrontare il modo di lavorare di Aldo Rossi, quella sua straordinaria capacità di andare al centro dei problemi, al
Lectiones. Riflessioni sull'architettura
Luciano Semerani, Antonio Monestirolie altri
editore: CLEAN
pagine: 86
"Lectiones
In compagnia di Palladio
Antonio Monestiroli
editore: LetteraVentidue
pagine: 64
La città di Palladio è la città dei palazzi ma è anche la città delle ville aperte sulla campagna produttiva nobilitata dalla loro presenza ed è la città dei grandi spazi lagunari, primo fra tutti il bacino di San Marco dove si affaccia e stabilisce relazioni il fronte monumentale di San Giorgio Maggiore. Palladio ha un'idea di città straordinariamente avanzata rispetto al suo tempo. Una città che prende forma dall'architettura, dalle sue forme monumentali che ne mettono in evidenza la teatralità. Ogni edificio è inteso in questo programma più generale e si costruisce su questo.
La ragione degli edifici. La scuola di Milano e oltre
Antonio Monestiroli
editore: Marinotti
pagine: 156
Questo libro è formato da tre parti. Una prima in cui si vuole mettere in evidenza la contraddizione, che è stata al fondo del dibattito teorico nel Novecento, fra complessità e semplificazione come matrici del pensiero sull architettura. Questa contraddizione è risolvibile solo adottando un principio: quello della ricerca della ragione di tutte le cose, in architettura della ragione degli edifici. Una seconda parte che affronta il lavoro di alcuni protagonisti dell'architettura italiana del Novecento che hanno posto alla base del loro progetto tale ricerca. Si tratta di alcuni architetti, Albini, Gardella, Rogers, Asnago e Vender, Rossi, Grassi e, insieme a loro, Libera, l'architetto romano più vicino ai milanesi, che insieme ad altri costituiscono una scuola di pensiero ben riconoscibile: la Scuola di Milano. Una scuola che fonda i suoi principi nell'illuminismo, una scuola che trae alimento dai filosofi vicini ad Antonio Ranfi e che ha una sua continuità nel tempo. Una scuola contesa da Milano e da Venezia, città dove questi architetti hanno insegnato. Infine una terza parte che introduce la nozione di realtà come spettacolo non solo da conoscere, come vorrebbe un razionalismo convenzionale, ma da mettere in scena con le forme dell'architettura. E stato Aldo Rossi a indicarci questa strada, insieme a tutti gli artisti che ha riportato fra noi, per la sua e la nostra consolazione.
L'architettura secondo Gardella
Antonio Monestiroli
editore: Maggioli Editore
pagine: 218
Dall'introduzione di Federico Bucci: "Milano, giovedì 2 marzo 1995
La metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura
Antonio Monestiroli
editore: Laterza
pagine: 175
Nove lezioni per una teoria della progettazione che abbia caratteri di razionalità
Ignazio Gardella. Ediz. italiana e inglese
Antonio Monestiroli
editore: Mondadori Electa
pagine: 76
Ignazio Gardella (Milano, 1905 - Oleggio, Novara, 1999) si laurea in Ingegneria nel 1928 al Politecnico di Milano e in Architettura nel 1949 presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove insegna dal 1962 al 1975. Le prime opere realizzate negli anni trenta lo segnalano all'attenzione dell'avanguardia architettonica italiana e in particolare al gruppo della rivista "Casabella" di Giuseppe Pagano ed Edoardo Persico. Nel dopoguerra Gardella avvia la stagione dei suoi capolavori con la casa al Parco a Milano (1947-48), la casa per gli impiegati della Borsalino ad Alessandria (1948-52), il Padiglione d'Arte Contemporanea a Milano (1947-54), la mensa Olivetti a Ivrea (1954-58). Gli ultimi anni della sua lunga carriera coincidono con la realizzazione di altre opere di notevole valore, come il progetto per il teatro di Vicenza (1968-80), il palazzo per gli uffici tecnici dell'Alfa Romeo ad Arese (1968-74) e la facoltà di Architettura di Genova (1975-89).