Etnopsichiatria
Sviluppi della clinica transculturale nelle relazioni di cura
a cura di M. L. Cattaneo, S. Dal Verme
editore: Franco Angeli
pagine: 284
Negli ultimi anni i servizi della clinica transculturale della Cooperativa Crinali sono stati aggiornati sulla base delle cons
Critica del trauma. Modelli, metodi ed esperienze etnopsichiatriche
Natale Losi
editore: Quodlibet
pagine: 215
Il pensiero del "trauma" nasce nella mente del soccorritore ancor prima che in quella di chi viene soccorso
Narrare la migrazione come esperienza formativa. Strumenti e strategie di comunità e corresponsabilità educativa
a cura di L. Cerrocchi
editore: Franco Angeli
Narrare la migrazione come esperienza formativa, avvalendosi di differenti contributi teorici e di metodo (disciplinari e prof
Ibridazione. Politiche delle cure e delle culture
a cura di P. Martelli
editore: Il Pensiero Scientifico
pagine: 164
Prendendo spunto dal lavoro artistico di Jaswant Guzder, le cui opere sono state esposte al Museo della Mente nel 2013, il vol
Frammenti di psichiatria coloniale e altri scritti
Angelo Bravi
editore: Ibis
Questo volume raccoglie gli scritti principali di Angelo Bravi (Milano, 1911 - Tripoli di Libia, 1943) milanese, allievo del C
Etnopsichiatria. Sofferenza mentale e alterità fra storia, dominio e cultura
Roberto Beneduce
editore: Carocci
pagine: 398
Il volume percorre quel paesaggio contrastato e affascinante che fa oggi dell'etnopsichiatria un sapere inquieto, ma a certe c
Verso una cultura dell'incontro. Studi per una terapia transculturale
Alfredo Ancora
editore: Franco Angeli
pagine: 306
Questo lavoro è destinato a operatori della salute mentale - infermieri, psicologi, assistenti sociali, psichiatri - che lavorano sul territorio quotidianamente in strutture deputate alla cura e all'accoglienza. Le proposte teorico-pratiche qui presentate offrono un aiuto a chi si sente un "po' spaesato" di fronte a un rifugiato, richiedente asilo, migrante, che talvolta mette in difficoltà le griglie conoscitive a cui si è normalmente abituati. Vengono qui riportate ricerche ed esperienze sul campo, per dotare l'operatore del IIIº millennio di un pensare/agire transculturale capace di rispondere a realtà sempre più complesse con cui viene a contatto. Attraverso la descrizione di storie individuali, di coppia e di gruppo si vuole proporre un diverso posizionarsi nel processo d'osservazione, sulla scia di George Devereux e Gregory Bateson. Verso una cultura dell'incontro è una direzione nel processo di cambiamento con persone, non con nuove categorie. Il processo di cura diviene allo stesso tempo un viaggio di conoscenza e di aiuto, facendo leva anche su risorse dell'operatore mai esplorate, entusiasmi e curiosità perdute. Come ci suggerisce Ramon Panikkar infatti: "La conoscenza senza amore è calcolo, non è vera conoscenza, manca il rapporto di intimità e di prossimità con la cosa conosciuta...".
L'intervento psicologico con i migranti. Una prospettiva sistemico-dialogica
Andrea Davolo, Tiziana Mancini
editore: Il Mulino
pagine: 210
Oltre ad aspetti di natura politica, sociale e istituzionale, il fenomeno della migrazione presenta importanti dimensioni psicologiche. Non si tratta soltanto di gestire conseguenze psicologiche traumatiche derivanti dalle guerre da cui si fugge e dalle dolorose peripezie attraversate nel migrare. Molte difficoltà sono legate alle culture di provenienza e ai diversi modi di interpretare la realtà. Un utile strumento operativo per affrontare, attraverso un approccio sistemico-dialogico, alcune delle sfide che l'intervento psicologico con i migranti pone ai nostri attuali sistemi di cura. Presentazione di Laura Fruggeri.
La paternità nella psicologia primitiva
Bronislaw Malinowski
editore: Asterios
pagine: 110
Nel 1913 un giovane antropologo polacco, Bronislaw Malinowski, pubblicò un libro su La famiglia fra gli aborigeni australiani che fece epoca perché spazzò via tutte le vedute dominanti sulla famiglia «selvaggia» o extraoccidentale dove si riteneva imperassero la promiscuità sessuale o il matrimonio di gruppo. Il fatto poi che la paternità consanguinea non fosse neppure conosciuta e non avesse gran che valore urtò a tal punto la suscettibilità e l'incredulità europea che Malinowski decise di ribadire l'«incredibile argomento» in un saggio a sé stante. Questo saggio fu, nel 1927, The father in primitive psychology, le cui pagine misero in crisi l'universalità del complesso di Edipo conclamata dalla psicanalisi. Questo piccolo e scottante «classico» dell'antropologia (non privo di fascino provocatorio nella nostra epoca di nuove tecniche della nascita), che mise a disagio Freud, Róheim, Jones, è accompagnato da una stupenda prefazione prospettica della indimenticabile Armanda Guiducci, con il titolo Un eroe delle lontananze.
La scoperta della dissociazione
Georges Lapassade
editore: Salento Books
pagine: 88
Intendere la dissociazione alla stregua di un disturbo della personalità, sintomo di una qualche forma di malattia mentale, im
Lo straniero a giudizio. Tra psicopatologia e diritto
Isabella Merzagora
editore: Cortina Raffaello
pagine: 160
Sempre più stranieri sono alle prese con le nostre leggi, che possono essere diverse dalle loro perché si tratta di prodotti culturali. Come deve comportarsi il diritto di fronte a questo “conflitto culturale”? Le cose si complicano quando il diritto si incontra anche con la psicopatologia, dato che la malattia mentale, i modi in cui viene chiamata non sono gli stessi ovunque. Come fare una perizia di questo tipo? Come evitare sia il pregiudizio culturalista sia le ingiustizie che possono scaturire da un approccio che non tenga conto delle differenze? Sono queste le domande a cui il libro risponde, anche sulla scorta di una ricerca su perizie relative a 86 stranieri.
Alle frontiere della 180. Storie di migrazione e psichiatria pubblica in Italia
Davide Bruno
editore: Il Pensiero Scientifico
Cosa può imparare la psichiatria dalla clinica dei pazienti migranti? Come può essere ripensata la sua funzione all'interno delle nostre società in continua evoluzione? Che cosa è stato trasmesso della legge 180 alle nuove generazioni di operatori della salute mentale che si confrontano con le sfide del mondo contemporaneo? Questo libro intende rispondere a tali interrogativi a partire dalle storie di pazienti venuti da altrove. I temi e le questioni della clinica transculturale sono sviluppati attraverso l'analisi di singoli casi ed esperienze maturate nell'ambito della sanità pubblica. Un testo che invita a ripensare in modo più esteso l'assistenza psichiatrica in Italia, ma che si rivolge anche a tutti coloro che pensano all'incontro con la diversità come a un'occasione di scambio e cambiamento.
Cultura e psiche. Saggi scelti
Sudhir Kakar
editore: Alpes Italia
pagine: 142
"Cultura e psiche" è fondamentale per lo studio del rapporto tra contesti culturali e dinamiche psichiche. Kakar ha raccolto in questo libro i suoi più significativi approfondimenti sulla relazione tra l'esperienza clinica e gli assunti teorici della psicoanalisi, che hanno origine nella tradizione scientifica occidentale, e le strategie culturali attinenti ai modi di fronteggiare il disagio psichico nelle società non occidentali, con una particolare attenzione alla cultura indiana. Per la sua esperienza diretta nell'attività clinica psicoanalitica con i pazienti indiani e la sua formazione come psicoanalista di origine indiana in occidente, Kakar propone un'analisi sofisticata sui temi riguardanti l'articolazione tra inconscio e cultura definendone i limiti e le potenzialità esplicative. A differenza di altri approcci al problema, che attribuiscono una preminenza o all'inconscio o alla cultura, Kakar, attraverso l'analisi dei contesti psichici e culturali dei suoi pazienti, del complesso delle mitologie induiste e dei modelli di relazione tra allievo e guru nella mistica induista, sostiene che l'inconscio sia espressione tanto di tratti ricorrenti sul piano psichico sia culturale. Prefazione di Alfredo Lombardozzi.
Criminologia transculturale ed etnopsichiatria forense. Terrorismo, immigrazione, reati culturalmente motivati
Paolo De Pasquali
editore: Alpes Italia
pagine: 226
Gli attentati islamici nel mondo e recentemente in Europa e l'inarrestabile avanzata dell'Isis sono fonte di universale preoccupazione. Si sta forse configurando quello scontro tra civiltà e religioni - Oriente contro Occidente - che avevamo ormai relegato nei libri di storia? Occorre analizzare oggi, con lucidità, chiarezza e obiettività, tutti gli aspetti del fenomeno. Quali sono le facce del terrorismo contemporaneo? Quali le cause e in che modo fronteggiare l'emergenza di una drammatica realtà che è ormai penetrata nelle nostre città? Un altro problema con cui invece già da anni ci stiamo confrontando, con scarsi risultati, è quello dell'immigrazione e della delinquenza a essa correlata; in particolare oggi è la valutazione sociale e giuridica dei "reati culturalmente motivati" (come l'omicidio per la salvaguardia dell'onore familiare) a proporsi con grande forza.Il saggio analizza il problema dell'etnoterrorismo e del rapporto tra criminalità e immigrazione nei suoi aspetti culturali, sociali, religiosi, psicologici, criminologici, psichiatrico-forensi, politici e giuridici, secondo i più moderni approcci della scienza criminologica, per trovare possibili soluzioni.
L'enigma della sfinge. Dal trauma sessuale alla sublimazione, una lettura psicanalitica
Géza Róheim
editore: Pgreco
pagine: 299
Che cosa rappresenta la Sfinge? E in che modo può gettar luce sull'uomo e sulla cultura? Al pari di tanti altri esseri mostruosi delle più disparate mitologie, la Sfinge, per Róheim, è la rappresentazione simbolica della "scena primaria", ovvero l'unione dei genitori nel coito, visione traumatica, tipica dell'infanzia, che vede il bambino teso a parteciparvi idealmente ma col divieto di farlo nell'effettivo. Ne "L'enigma della Sfinge", la sua opera forse più importante, Róheim si propone dunque di chiarire cosa sia la cultura, cosa cioè differenzi l'uomo da tutti gli altri animali, individuando proprio nei traumi dell'infanzia la matrice di ogni civiltà, a partire dai quali si sviluppa un meccanismo di difesa e di sublimazione che ne determina la struttura. Riallacciandosi alla teoria freudiana espressa in "Totem e tabù", Róheim rintraccia nell'origine traumatica, nell'essenza repressiva e nel principio di rallentamento, il problema della nascita della cultura che coincide, in ultima istanza, con la nascita del Super-io.
Principi di comunicazione interculturale. Paradigmi e pratiche
Milton J. Bennet
editore: Franco Angeli
pagine: 264
Il nuovo libro di Milton Bennett Principi di Comunicazione Interculturale
La rinuncia all'identità. Una difesa contro l'annientamento
Georges Devereux
editore: Mimesis
pagine: 113
"La rinuncia all'identità
L'io culturale. Dall'etnopsichiatria alla transcultura
Ibrahima Sow
editore: Armando Editore
pagine: 128
Le teorie presentate all'epoca dall'Autore si pongono l'obiettivo di portare alla luce quelle che potremmo definire similitudini e differenze tra l'etnopsichiatria e la transcultura, troppo spesso utilizzate come sinonimi dagli addetti ai lavori, ma veicolanti entrambe un modus operandi specifico poiché proveniente da un diverso inquadramento epistemologico. L'auspicio di questa pubblicazione è quello di riuscire finalmente a dar voce all'inquadramento teorico transculturale in ambito psicologico e psichiatrico.
Dall'intercultura alla giustizia sociale. Per un progetto pedagogico e politico di cittadinanza globale
Massimiliano Tarozzi
editore: Franco Angeli
pagine: 232
Tematizzato e praticato in Europa negli ultimi due decenni, l'approccio della pedagogia interculturale richiede di essere ripensato alla luce dei profondi mutamenti sociali che le migrazioni hanno portato nelle società europee. In particolare si impone oggi come prioritario il tema dell'uguaglianza sociale, che la pedagogia interculturale, che pure conserva una solida validità teoretica, aveva posto in subordine enfatizzando la necessità di promuovere la differenza culturale. Nel volume si propone l'educazione interculturale alla giustizia sociale come un approccio pedagogico e politico che consente di tenere in considerazione al tempo stesso le differenze culturali, contenendone però gli eccessi "culturalisti", e l'uguaglianza e l'equità sociale, limitandone gli eccessi di universalismo omologante. La seconda parte del libro, intende invece esplorare i concetti sopra menzionati sul piano empirico. Anche se una netta distinzione fra il piano teorico e quello empirico non ha sostanzialmente senso, specie alla luce della metodologia di ricerca utilizzata in tutte le indagini: la grounded theory. Qui sono presentate in dettaglio quattro ricerche condotte negli ultimi anni sui temi della social justice education e dell'equità visti nei contesti scolastici, nella formazione insegnante e nelle pratiche di educazione alla cittadinanza.