Libri di Marco Mulazzani
L'architettura di Massimo Carmassi. La nuova sede dell'università di Verona. Restauro e riuso
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 111
Il restauro dell'ex panificio militare nell'area della Caserma di Santa Marta a Verona - un complesso costruito su progetto del Genio militare austriaco e inaugurato nel 1865 - è il più recente e uno dei più impegnativi tra gli interventi di recupero e rifunzionalizzazione di manufatti storici del denso curriculum di Massimo Carmassi. Quest'opera riassume i punti fondamentali di una metodologia di intervento messa a punto e consolidata da Carmassi nell'arco di un'intensa attività di progettista-restauratore. Chiave di volta dell'intervento su questo austero manufatto industrial-militare, lungo quasi 120 metri e profondo 50 metri, caratterizzato da una forte densità strutturale e da una notevole complessità volumetrica, è la definizione di una nuova strategia distributiva interna, capace di rispondere alle esigenze dell'Università mantenendo e anzi esaltando le qualità spaziali e materiali dell'edificio. Il volume che illustra il restauro dell'ex panificio restituisce dettagliatamente le diverse fasi dell'intervento: rilievo architettonico e documentazione dello stato di fatto; disegni di progetto (piante, sezioni, assonometrie di insieme e di dettaglio), illustrazione delle fasi del cantiere e, infine, un ampio servizio fotografico di Mario Ciampi.
Edoardo Milesi. Forum Fondazione Bertarelli. Sala da concerti nella Maremma toscana-Concert Hall in the Tuscany Maremma
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 95
"La forma ovoidale della costruzione è generata dalla sala interna, nella quale sono immersi e avvolti dal suono l'orchestra e il pubblico, ma risponde anche al desiderio di non introdurre cesure nella continuità dei profili delle colline, nelle distese di ulivi e di pini che le contrappuntano. Una parete curva sul fianco esterno, verso ovest, definisce il percorso di accesso al foyer, nascondendo progressivamente alla vista lo spettacolo della natura e preparando allo spettacolo che si svolge all'interno, i materiali utilizzati sono solo di tre tipi: il calcestruzzo scabro, del colore della terra, per il guscio della costruzione; l'acciaio corten ossidato naturalmente e il vetro per le superfici trasparenti che consentono di percepire dal foyer gli ultimi suggestivi scorci del paesaggio, prima di entrare nella sala. Il volume illustra con dovizia di documenti grafici e fotografie il progetto e il cantiere della Concert Hall, caratterizzata da soluzioni tecnico-costruttive di grande interesse. Il testo di Marco Mulazzani ne ricostruisce la genesi, restituendo il quadro dell'attività svolta da Edoardo Milesi in questi luoghi negli ultimi quindici anni e ne analizza le caratteristiche e gli esiti architettonici; un ampio reportage fotografico testimonia l'inserimento dell'opera nel paesaggio maremmano."
Werner Tscholl. Ediz. italiana e tedesca
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 221
Werner Tscholl (Laces, Bolzano, 1955) si è laureato in architettura nel 1981 a Firenze ed ha il proprio studio professionale a Morter, in Val Venosta, dove vive. Numerose realizzazioni, perlopiù concentrate nel territorio dell'Alto Adige, costituiscono la verifica concreta della capacità di Tscholl di raggiungere un naturale accordo tra i suoi interventi e i luoghi che li accolgono. Il volume propone un'ampia selezione delle opere più significative spaziando dalle abitazioni unifamiliari - tra le altre, le case Rizzi a San Martino, Knoll-Thuile a Colsano, Mumelter a Gries - agli edifici per uffici e a destinazione produttiva - quali la sede Selimex a Laces, i nuovi uffici Mondadori a Segrate, la cantina vinicola Tramin a Termeno, la distilleria Puni a Glorenza - sino ai progetti di attrezzature nel paesaggio, come la sistemazione della strada del Passo Rombo, con i centri di informazione turistica e il piccolo museo in cima al passo. Un ruolo di rilievo è assegnato agli interventi di restauro e riuso di alcuni castelli e torri dell'Alto Adige: il Fürstenburg di Burgusio, sede della scuola agraria provinciale; la Torre Reichenberg a Tubre, recuperata come casa di vacanza; Castel Firmiano a Bolzano, il più importante della rete dei Musei della montagna di Reinhold Messner (Mountain Messner Museum); l'abbazia benedettina di Monte Maria a Burgusio, ove è stato realizzato un piccolo museo della storia dell'abbazia.
Natura e artificio. Il Barranco de Santos a Santa Cruz de Tenerife. Palerm & Tabares de Nava
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 118
I burroni sono una caratteristica geografica di Tenerife e, in generale, delle Isole Canarie. Esteso per otto chilometri tra le città di La Laguna e Santa Cruz de Tenerife, il Barranco de Santos è stato un fattore determinante nella creazione della forma di quest'ultima, tagliandola in due per circa tre chilometri prima di raggiungere il mare. La considerazione del crepaccio come un ostacolo cui voltare (non solo metaforicamente) le spalle ha provocato nel corso degli ultimi due secoli un grave depauperamento della biodiversità del suo alveo, trasformato in più punti in una discarica, ma anche la marginalizzazione e il conseguente degrado del tessuto urbano a contatto con esso. Il progetto dello studio Palerm & Tabares de Nava, uscito vincitore da un concorso nazionale bandito nel 1994, sviluppato ed eseguito tra il 1997 e il 2010, opera un recupero ambientale e un reinserimento urbano del Barranco, restituendogli la sua autonomia di elemento naturale, parco lineare esteso dal mare alla montagna, e al tempo stesso valorizzandolo come asse portante di un sistema di spazi pubblici e infrastrutture di servizio per la città. Introdotto da scritti di Marco Mulazzani e di Palerm & Tabares de Nava, il volume illustra la condizione del Barranco de Santos prima del recupero, presenta le tavole generali del progetto di concorso e del progetto esecutivo nonché una puntuale documentazione grafica e fotografica degli interventi realizzati in ognuno dei tre settori e dei temi specifici.
Massimo Carmassi. Il restauro dell'ex mattatoio del Testaccio a Roma
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 128
Vivere le Alpi. Materiali per una ricerca. Ediz. italiana e inglese
Marco Mulazzani, Francesca Chiorino
editore: Rubbettino
pagine: 96
Vivere le Alpi propone l'individuazione e la messa a fuoco di alcune tematiche strettamente connesse alle peculiarità degli ambienti alpini: la difficoltà di salire e permanere in quota, la necessità di attraversare le montagne, il loro sfruttamento per la produzione di energia, il loro godimento per abitare e riposarsi, il "metterle in mostra" nei luoghi propri e avvalendosi dell'architettura.
Ipostudio. La concretezza della modernità
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 217
Dal 1991 è patner in progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea. Lo studio ha partecipato a numerosi concorsi vincendo, tra gli altri, quelli per un centro direzionale a Calenzano, Firenze (1998), per l'area di servizio Prenestina sulla A1, Roma (1988), per "La città della scuola" a Sarno, Salerno (2000, in corso di realizzazione). Tra le opere realizzate si segnalano le residenze sanitarie a Modena, Carpi, Ancona; l'ampliamento di una scuola elementare a Campi Bisenzio, la Banca del Chianti Fiorentino a Sambuca, Firenze. Tra i progetti in corso, un insediamento produttivo a Scandìcci e la Biblioteca di architettura a Firenze; tra quelli in esecuzione, il Centro direzionale dell'Ospedale di Careggi a Firenze e il centro direzionale ad Atessa, Chieti.
I padiglioni della Biennale di Venezia
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 135
Una guida completa ai padiglioni espositivi progettati lungo l'arco di oltre un secolo nei Giardini di Castello a Venezia
Le macchine volanti di Corradino D'Ascanio
Marco Mulazzani, Alberto Bassi
editore: Mondadori Electa
pagine: 112
Il volume intende richiamare l'attenzione su un progettista conosciuto quasi esclusivamente come designer della Vespa, ma atti
Marco Ciarlo Associati. Architetture, luoghi e paesaggi
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 188
Marco Ciarlo (Savona 1961) si è laureato presso la Facoltà di architettura di Genova ed ha iniziato l'attività di architetto nel 1988. Dal 1993 collabora con gli architetti Fabrizio Melano (Savona 1968) e Giampiero Negro (Savona 1968), con i quali fonda, nel 2004, lo studio marcociarloassociati. Il percorso di formazione di Ciarlo è caratterizzato da diverse esperienze tra cui quella, importantissima, dell'educazione e della pratica artistica: un'attività di ricerca sull'immagine e sulla materia - ad esempio, nelle collaborazioni con i maestri vetrai di Altare (SV) - che ha a lungo affiancato e che alimenta tuttora la sua attività professionale. Quest'ultima si contraddistingue per un discreto numero di opere realizzate - fatto inusuale per un architetto italiano della sua generazione - che intrecciano continuamente diversi campi di intervento: progetti di rigenerazione di luoghi urbani e paesaggistici, recuperi di edifici storici e rifacimenti di manufatti obsoleti, riconfigurazioni di interni e costruzioni ex novo. Si tratta spesso di opere di dimensioni contenute e, sino ad ora, concentrate in un'area geografica in cui lo studio marcociarloassociati è radicato, ma proprio per questo di grande interesse perché consentono di apprezzare il metodo coerente che ne guida il lavoro. L'architettura è sempre la risoluzione di un problema di spazio che trova concretezza nel dialogo con la materia.
Natura e artificio. Il Barranco de Santos a Santa Cruz de Tenerife. Palerm & Tabares de Nava
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 120
Architettura e paesaggio costruito. Palerm & Tabares de Nava
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 167
Lo studio Palerm & Tabares de Nava Arquitectos - uno dei maggiori delle isole Canarie - nasce nel 1986 ad opera di Leopoldo Tabares de Nava (1958) e Juan Manuel Palerm (1957) con sede a Santa Cruz di Tenerife. Lo studio si occupa di architettura, urbanistica e paesaggio, attraverso incarichi professionali, concorsi, esposizioni e pubblicazioni. Nel corso degli anni, il loro lavoro ha teso a focalizzare il ruolo dell'architettura come elemento di verifica di interventi che investono scale diverse - territoriale e urbana - e ambiti differenti - il paesaggio e la città. Opere significative, in tal senso, sono la Biblioteca dello Stato a Las Palmas di Gran Canaria (1999 e seguenti), l'atelier per artisti della Fondazione Manrique a Lanzarote e, in particolare, il progetto di riqualificazione del Barranco de Santos.
Case del Balilla. Architettura e fascismo
Marco Mulazzani, Rinaldo Capomollae altri
editore: Mondadori Electa
pagine: 263
Nell'ambito della tendenza alla defascistizzazione retroattiva del fascismo, anche il problema del rapporto tra fascismo e architettura ha trovato soluzioni che o hanno negato l'esistenza di una reale connessione ideologica o hanno postulato la discriminazione fra architetti "buoni", cioè moderni, razionalisti, funzionalisti e, pertanto, antifascisti, e architetti "cattivi", cioè tradizionalisti, retorici, pomposi e, pertanto, fascisti. La "buona architettura" del periodo fascista sarebbe stata ideologicamente neutra e il coinvolgimento di molti architetti "buoni" nelle opere del regime sarebbe stato frutto di ingenuità o di un adattamento convenzionale, senza convinzione, ai rituali del regime. Negata l'esistenza di un'architettura fascista, la defascistizzazione retroattiva ha escluso che vi siano stati architetti "buoni" che operarono per dar corpo a una architettura fascista, convinti della funzione sociale dell'architettura come espressione funzionale e simbolica di una collettività creatrice di una nuova civiltà, quale il fascismo, secondo loro, stava creando in Italia attraverso l'esperimento totalitario, al quale aderirono con lucida consapevolezza e attiva partecipazione. I saggi in questo volume oppongono un solido argine alla defascistizzazione retroattiva del fascismo, e per questo il loro interesse storiografico va oltre il campo di indagine dei loro autori.
Massimo e Gabriella Carmassi. Opere e progetti
Marco Mulazzani
editore: Mondadori Electa
pagine: 255
Il volume raccoglie i più significativi interventi dei Carmassi, sia nell'ambito del restauro e del recupero, sia nel campo delle nuove costruzioni, prendendo inoltre in esame una serie di proposte recenti a scala urbana, quali le sistemazioni del lungomare di Ancona (2001) e dell'area di piazza Pellini a Perugia (2001), nonché progetti in corso di realizzazione, quali il Museo della concia a Santa Croce sull'Arno (2002), la scuola materna di Arcore (2001) il progetto per la riqualificazione del polo museale di arte moderna e contemporanea di Ferrara (2002).